Sono un tipo particolarmente nervoso, e così quando mi raccontano di gente che fa cruising nei parchi, ovvero che scopa sconosciuti che adocchia in luoghi pubblici, mi sento sempre voglioso di provare ma con la paura enorme di trovare il malvivente di turno o di concedermi a qualche immigrato negro ben fatto ma con chissà quale malattia.
Eppure quella volta mi costrinsi a provarci, un giorno devo morire e non voglio rimpianti, pensai.
E così mi misi a girare tra aiuole e cespugli, sicuro che non avrei concluso nulla, visto che erano solo le 17 di pomeriggio, poi all'improvviso notai un tizio che mi guardava, anche lui era solo e passeggiava, ci scambiammo la strada diverse volte, e diverse volte mi guardò.
Era un 30 enne, pochi capelli, carnagione scura, alto almeno 180 centimetri e con un fisico normale, un accenno di pancetta compariva dalla maglia. Non era per nulla bello, ma continuava a guardarmi, dopo un po' mi fermai, lui si fermo pure, dall'altro lato di una piazzetta all'interno del parco, inconsciamente portai la mia mano sul cazzo a stringerlo, ed era duro, e notai che anche lui si palpava. Dopo un po' che i nostri sguardi erano fissi lui si avvicino, ero impaurito, non mi piaceva per nulla, non era il fisico, ma il viso a non piacermi.
Aprì bocca ed era anche peggio.
Il suo italiano sicilianizzato tradivano le sue intenzioni, la cadenza catanese e il suo gesticolare trattenuto mostravano un ragazzo con pochi anni di scuola alle spalle, e non nascondo che mi eccitano i ragazzacci, quelli che alla scuola preferivano i giri in motorino, quelli che non si direbbero mai froci, ma che nascondono voglie che neanche loro riescono ad ammettere spesso.
Volevo un'esperienza di cruising, e così accettai di seguirlo.
Ci incamminammo in una sorta di percorso tra aiuole, cespugli e alberi, e alla fine arrivammo in una vecchia casetta distrutta, doveva essere lo scheletro di un vecchio cesso pubblico secondo me, che però aveva delle comode mura per nasconderci da fuori, in poco tempo lui abbasso i pantaloni e lì rimasi piacevolmente sorpreso.
Non esagero se parlo di almeno 20 centimetri di cazzo abbondante anche in circonferenza, era grosso, era turgido, venoso e puzzava di maschio, lo presi in bocca e cominciai ad assaporarlo, non nascondo che quel posto puzzava di merda, e che questo mi disturbava parecchio, l'odore del suo cazzo mi permetteva però di restare vigile su di lui.
Era peloso, molto peloso, peli ricci, corti e molto scuri che incontravano anche la mia lingua e il mio viso. Dopo pochi minuti io ero vittima del suo cazzo, me lo sbatteva in faccia, sulle guance e mi schiaffeggiava, io poi aprivo la bocca e me lo ingoiavo tutto.
Lui voleva di più però, voleva che mi alzassi, voleva il mio culo.
Mi tirai in piedi, lui mi abbraccio da dietro, e mi sbatte il cazzo tra le chiappe.
No, non mi scopò il culo, eravamo entrambi senza protezione e io sono particolarmente attento ad evitare contatti oltremodo rischiosi, però me lo strofinava su e giù, diceva di amare il mio culo, con le mani mi stringeva dalla pancia a se, il mio cazzo strofinava sul suo culo, la mia schiena sulla sua pancetta, le sue mani sul mio ombelico, non sembrava neanche interessato al mio cazzo, voleva scoparmi, desiderava un cenno, ma restai lucido, strinsi le chiappe e quasi gli segai il cazzo con il culo, dopo poco mi disse che voleva venire.
Appoggiandosi ad un muro cominciò a masturbarsi con una mano, mentre con l'altra mi stringeva le chiappe, appoggiandomi con la spalla destra allo stesso muro posai la mia mano sul suo cazzo e segai forte, sentivo che godeva e mi sentivo soddisfatto per lui, alla fine la sua sborra calda colpì le mie mani, e dopo poco sborrai anche io, con la mano pulita sbattei forte sul mio cazzo, mentre vedevo lui che si puliva e io con la mano piena di sperma.
Ci salutammo come se niente fosse stato.
Non nascondo che tra i tanti lui forse è stato uno dei più brutti con cui sia stato, quasi quanto il 50enne disgustoso di qualche anno addietro, ma ancora oggi resta una delle mie esperienze sessuali più eccitanti di sempre
Eppure quella volta mi costrinsi a provarci, un giorno devo morire e non voglio rimpianti, pensai.
E così mi misi a girare tra aiuole e cespugli, sicuro che non avrei concluso nulla, visto che erano solo le 17 di pomeriggio, poi all'improvviso notai un tizio che mi guardava, anche lui era solo e passeggiava, ci scambiammo la strada diverse volte, e diverse volte mi guardò.
Era un 30 enne, pochi capelli, carnagione scura, alto almeno 180 centimetri e con un fisico normale, un accenno di pancetta compariva dalla maglia. Non era per nulla bello, ma continuava a guardarmi, dopo un po' mi fermai, lui si fermo pure, dall'altro lato di una piazzetta all'interno del parco, inconsciamente portai la mia mano sul cazzo a stringerlo, ed era duro, e notai che anche lui si palpava. Dopo un po' che i nostri sguardi erano fissi lui si avvicino, ero impaurito, non mi piaceva per nulla, non era il fisico, ma il viso a non piacermi.
Aprì bocca ed era anche peggio.
Il suo italiano sicilianizzato tradivano le sue intenzioni, la cadenza catanese e il suo gesticolare trattenuto mostravano un ragazzo con pochi anni di scuola alle spalle, e non nascondo che mi eccitano i ragazzacci, quelli che alla scuola preferivano i giri in motorino, quelli che non si direbbero mai froci, ma che nascondono voglie che neanche loro riescono ad ammettere spesso.
Volevo un'esperienza di cruising, e così accettai di seguirlo.
Ci incamminammo in una sorta di percorso tra aiuole, cespugli e alberi, e alla fine arrivammo in una vecchia casetta distrutta, doveva essere lo scheletro di un vecchio cesso pubblico secondo me, che però aveva delle comode mura per nasconderci da fuori, in poco tempo lui abbasso i pantaloni e lì rimasi piacevolmente sorpreso.
Non esagero se parlo di almeno 20 centimetri di cazzo abbondante anche in circonferenza, era grosso, era turgido, venoso e puzzava di maschio, lo presi in bocca e cominciai ad assaporarlo, non nascondo che quel posto puzzava di merda, e che questo mi disturbava parecchio, l'odore del suo cazzo mi permetteva però di restare vigile su di lui.
Era peloso, molto peloso, peli ricci, corti e molto scuri che incontravano anche la mia lingua e il mio viso. Dopo pochi minuti io ero vittima del suo cazzo, me lo sbatteva in faccia, sulle guance e mi schiaffeggiava, io poi aprivo la bocca e me lo ingoiavo tutto.
Lui voleva di più però, voleva che mi alzassi, voleva il mio culo.
Mi tirai in piedi, lui mi abbraccio da dietro, e mi sbatte il cazzo tra le chiappe.
No, non mi scopò il culo, eravamo entrambi senza protezione e io sono particolarmente attento ad evitare contatti oltremodo rischiosi, però me lo strofinava su e giù, diceva di amare il mio culo, con le mani mi stringeva dalla pancia a se, il mio cazzo strofinava sul suo culo, la mia schiena sulla sua pancetta, le sue mani sul mio ombelico, non sembrava neanche interessato al mio cazzo, voleva scoparmi, desiderava un cenno, ma restai lucido, strinsi le chiappe e quasi gli segai il cazzo con il culo, dopo poco mi disse che voleva venire.
Appoggiandosi ad un muro cominciò a masturbarsi con una mano, mentre con l'altra mi stringeva le chiappe, appoggiandomi con la spalla destra allo stesso muro posai la mia mano sul suo cazzo e segai forte, sentivo che godeva e mi sentivo soddisfatto per lui, alla fine la sua sborra calda colpì le mie mani, e dopo poco sborrai anche io, con la mano pulita sbattei forte sul mio cazzo, mentre vedevo lui che si puliva e io con la mano piena di sperma.
Ci salutammo come se niente fosse stato.
Non nascondo che tra i tanti lui forse è stato uno dei più brutti con cui sia stato, quasi quanto il 50enne disgustoso di qualche anno addietro, ma ancora oggi resta una delle mie esperienze sessuali più eccitanti di sempre
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