Sono stato con tanti uomini, raramente ho però incontrato qualcuno per un bis.
L'idea di fondo è che se voglio restare anonimo e riservato devo entrare il meno possibile nella vita degli altri, ma con lui ho fatto un eccezione.
Con Antonio, 26 anni, ci siamo conosciuti su BakecaIncontri, io cercavo un incontro per svago, lui cercava una esperienza omosessuale dopo anni di digiuno. Poche mail, qualche foto e alla fine decidemmo di incontrarci, non sapevo cosa aspettarmi, ma il risultato superò le aspettative.
Ci incontrammo la prima volta di fronte un parco, io davanti il cancello, in sua attesa, e poi subito dopo lui. Alfa Romeo 159 nera metallizzata, finestrino che si abbassa e subito lo vedo in viso, ragazzo dal sorriso simpatico, molto carino, ma con una tshirt stretta che faceva risaltare le sue braccia atletiche e il suo fisichetto niente male.
Salgo in macchina e cominciamo a parlare, mentre cerchiamo un luogo sicuro.
Non incontro da un paio di anni, prima avevo un amico con cui ho sperimentato, lui mi succhiava il cazzo e io godevo, ma ha cambiato città, e non ho avuto più il coraggio, fino ad oggi, di ripetere l'esperienza
Erano le sue parole, e stranamente gli credevo. Non sembrava un frocio come un altro, uno che incontra spesso, sembrava un ragazzo normale, addirittura intelligente
Faccio il muratore, lavoro in questa zona, purtroppo sono spesso disoccupato... raccontava, dimostrando spesso una maturità da uomo, non da bambino.
Ci fermammo in una campagna, scendemmo, lui era un po' nervoso, impaurito che qualcuno ci scoprisse, ma quando gli cominciai a toccare il cazzo e a far scendere giù i pantaloni dimenticò presto le paura. Mutandine grigie davvero sexy, e sotto cazzone da 18 cm bello grosso, lo segai un paio di volte e poi scesi a sucarlo, ogni leccata, ogni bacio sulla sua cappella, era accompagnata dalle mie mani che si alternavano tra le palle e i pettorali più che accennati di quel giovane uomo.
La sborra che uscì mi invase la faccia, ma soprattutto la mente.
Stranamente quel ragazzo semplice, ma carino, mi era entrato in testa, e così, tradendo ogni mia promessa, gli dissi di voler restare in contatto.
Passarono mesi, tanti prima di rivederci, e stavolta venne a casa mia, in cantina, mentre sopra la mia famiglia pranzava, io lo accompagnai "inventeremo una scusa, tranquillo" gli dissi per tranquillizzarlo se qualcuno fosse sceso all'improvviso, ma non ce ne fu bisogno.
Era sporco di calcestruzzo, di cemento e di colore, era una pausa pranzo ed aveva lavorato fino a quel punto, ma quando si tolse i pantaloni tutti quei rimasugli della giornata lavorativa lo rendevano solo più affascinante e maschile, la pompa fu intesa, piacevole, lui godeva e mi accarezzava il volto, poi mi spingeva la testa sul cazzo, e alla fine mi fece la proposta "vuoi ingoiare?"
Non lo faccio quasi mai, ma quella volta dissi di si. La sborra più dolce che avevo ingerito, la gustai in ogni goccia e finì per pulirgli il cazzo.
Ci salutammo, stavolta lui mi chiese di restare in contatto, e ci scambiammo la promessa di rivederci.
Non ero mai stato così attratto da un ragazzo con cui scopavo, fino a quel giorno (fin prima de Il calciatore muscoloso ad esempio), così diversi mesi dopo ritrovammo la chance di rivederci.
Avevo camera libera, e il letto era solo per noi.
Si spogliò, nudo completamente, era bellissimo.
Lo leccai, cazzo, palle, pettorali, addominali, braccia, volevo anche baciarlo, ma avevo paura mi rifiutasse, così continuai sul suo corpo, giocai con il mio culo, che tanto gli piaceva, non mi feci scopare ma mi ci strusciai tanto sopra, e anche stavolta mi feci inondare di sperma la bocca.
Di Antonio avevo una cotta, per mia sfortuna e fortuna persi il cellulare, e non ci siamo più risentiti.
Ma ogni tanto penso a lui, metto una mano nelle mutande, e sogno il suo cazzo dentro di me.
L'idea di fondo è che se voglio restare anonimo e riservato devo entrare il meno possibile nella vita degli altri, ma con lui ho fatto un eccezione.
Con Antonio, 26 anni, ci siamo conosciuti su BakecaIncontri, io cercavo un incontro per svago, lui cercava una esperienza omosessuale dopo anni di digiuno. Poche mail, qualche foto e alla fine decidemmo di incontrarci, non sapevo cosa aspettarmi, ma il risultato superò le aspettative.
Ci incontrammo la prima volta di fronte un parco, io davanti il cancello, in sua attesa, e poi subito dopo lui. Alfa Romeo 159 nera metallizzata, finestrino che si abbassa e subito lo vedo in viso, ragazzo dal sorriso simpatico, molto carino, ma con una tshirt stretta che faceva risaltare le sue braccia atletiche e il suo fisichetto niente male.
Salgo in macchina e cominciamo a parlare, mentre cerchiamo un luogo sicuro.
Non incontro da un paio di anni, prima avevo un amico con cui ho sperimentato, lui mi succhiava il cazzo e io godevo, ma ha cambiato città, e non ho avuto più il coraggio, fino ad oggi, di ripetere l'esperienza
Erano le sue parole, e stranamente gli credevo. Non sembrava un frocio come un altro, uno che incontra spesso, sembrava un ragazzo normale, addirittura intelligente
Faccio il muratore, lavoro in questa zona, purtroppo sono spesso disoccupato... raccontava, dimostrando spesso una maturità da uomo, non da bambino.
Ci fermammo in una campagna, scendemmo, lui era un po' nervoso, impaurito che qualcuno ci scoprisse, ma quando gli cominciai a toccare il cazzo e a far scendere giù i pantaloni dimenticò presto le paura. Mutandine grigie davvero sexy, e sotto cazzone da 18 cm bello grosso, lo segai un paio di volte e poi scesi a sucarlo, ogni leccata, ogni bacio sulla sua cappella, era accompagnata dalle mie mani che si alternavano tra le palle e i pettorali più che accennati di quel giovane uomo.
La sborra che uscì mi invase la faccia, ma soprattutto la mente.
Stranamente quel ragazzo semplice, ma carino, mi era entrato in testa, e così, tradendo ogni mia promessa, gli dissi di voler restare in contatto.
Passarono mesi, tanti prima di rivederci, e stavolta venne a casa mia, in cantina, mentre sopra la mia famiglia pranzava, io lo accompagnai "inventeremo una scusa, tranquillo" gli dissi per tranquillizzarlo se qualcuno fosse sceso all'improvviso, ma non ce ne fu bisogno.
Era sporco di calcestruzzo, di cemento e di colore, era una pausa pranzo ed aveva lavorato fino a quel punto, ma quando si tolse i pantaloni tutti quei rimasugli della giornata lavorativa lo rendevano solo più affascinante e maschile, la pompa fu intesa, piacevole, lui godeva e mi accarezzava il volto, poi mi spingeva la testa sul cazzo, e alla fine mi fece la proposta "vuoi ingoiare?"
Non lo faccio quasi mai, ma quella volta dissi di si. La sborra più dolce che avevo ingerito, la gustai in ogni goccia e finì per pulirgli il cazzo.
Ci salutammo, stavolta lui mi chiese di restare in contatto, e ci scambiammo la promessa di rivederci.
Non ero mai stato così attratto da un ragazzo con cui scopavo, fino a quel giorno (fin prima de Il calciatore muscoloso ad esempio), così diversi mesi dopo ritrovammo la chance di rivederci.
Avevo camera libera, e il letto era solo per noi.
Si spogliò, nudo completamente, era bellissimo.
Lo leccai, cazzo, palle, pettorali, addominali, braccia, volevo anche baciarlo, ma avevo paura mi rifiutasse, così continuai sul suo corpo, giocai con il mio culo, che tanto gli piaceva, non mi feci scopare ma mi ci strusciai tanto sopra, e anche stavolta mi feci inondare di sperma la bocca.
Di Antonio avevo una cotta, per mia sfortuna e fortuna persi il cellulare, e non ci siamo più risentiti.
Ma ogni tanto penso a lui, metto una mano nelle mutande, e sogno il suo cazzo dentro di me.
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